Una casa per l’autonomia - Fondazione Noi Genitori ONLUS

CasaPerL’autonomia

Anche i problemi più complessi si possono risolvere quando “si sta insieme”

Casa Lorenza è stata data in comodato uso da un familiare alla Noi Genitori con un gesto di generosità e con uno sguardo lungimirante al futuro.

Abbiamo svolto un’importante ristrutturazione con l’aiuto dei nostri soci, di imprese, privati, banche e fondazioni. È una casa che rispetta l’ambiente, nella quale le persone disabili possono frequentare una “scuola di vita adulta”, per accrescere le proprie autonomie, emanciparsi gradualmente, e in sicurezza, dalle proprie famiglie.

Investire nel “durante noi” consente di trovare soluzioni a misura d’uomo grazie alle quali le persone con disabilità non saranno solo assistite ma contribuiranno a curarsi, generando, tra l’altro, risparmi economici per l’intera comunità.

LA VITA ADULTA, INDIPENDENTE, INNANZITUTTO UNA QUESTIONE DI PARI OPPORTUNITÀ

È opportuno sganciare il tema dell’abitare, dal tema del dopo di noi. Perché il tema dell’abitare, della vita adulta, della vita indipendente delle persone con disabilità, è qualcosa che si lega a un diritto, alle pari opportunità e per questo necessita di essere pensato e progettato in modo specifico. Non può solo essere legato a quando i genitori non ci saranno più.

Per capirci molte delle persone che abitato con costanza Casa Lorenza ha meno di 40 anni e hanno ancora i loro genitori. Frequentano Casa Lorenza in previsione di un futuro lontano, partecipano perché per loro è un modo si sentirsi grandi come i loro fratelli e le loro sorelle.

IL PROGETTO DI VITA E LA FILIERA DEI SERVIZI

Il progetto di Casa Lorenza si inserisce in un disegno più ampio legato al progetto di Vita delle persone con disabilità. Centri diurni, tempo libero, lavoro, abitare, sono per Noi Genitori interventi connessi, tutti finalizzati al medesimo scopo, il benessere della persona secondo una visone sistemica.

Per capirci, come un idea si concretizza, al lunedì alle 16,30 un gruppo di 5 ragazzi terminata la frequenza nei nostri servizi diurni, andrà a Casa Lorenza e tornerà domani mattina (e cosi è per tutta la settimana). Alla sera i ragazzi frequentano accompagnati da volontari attività come spinning, palestra o allenamenti di calcio.

Come si dice economia di scala e di scopo.

IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ E I LEGAMI SOCIALI

Lo abbiamo già accennato più volte, ma ci teniamo ancora rimarcarlo. Noi Genitori ritiene che sia imprescindibile operare con un legame forte con il territorio.

In Casa Lorenza si sta realizzando la sussidiarietà, un termine antico per indicare che i problemi si posso risolvere insieme con un alleanza tra imprese, cittadini e istituzioni che sempre di più sono chiamati ad usare le proprie capacità anche per i beni comuni. Lo diciamo sempre, la disabilità è una questione sociale, il problema non può solo stare in capo alla famiglia, ma tutti se ne devono far carico.

LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA VERSO NUOVE STRADE

È chiaro che gli aspetti economici saranno sempre più un problema.

La contrazione delle risorse pubbliche non potrà trovare soluzioni solo prendendo più soldi dalle tasse dei cittadini o dalle persone che vivono il problema.

Per questo occorre trovare soluzioni nuove. Noi ci stiamo provando, cercando di spendere meglio e bene da una parte, come ad esempio organizzando servizi in filiera.

Per intenderci il pulmino che usa il servizio diurno, lo si usa nel tempo libero e a Casa Lorenza. Dall’altra cercando nuove risorse da privati.

Casa Lorenza non vede un euro di soldi pubblici. La gestione prevede un mix di risorse dalle famiglie, dalla cooperativa, da aziende del territorio. Un bell’esempio di raccolta da aziende e da privati è la campagna “Adotta una settimana”.

Cosa vuol dire? Casa Lorenza propone una apertura di oltre 20 settimane nel corso dell’anno. Quello che si chiede all’impresa è di sostenerne una o più

settimane con un contributo di 800 euro che sono pari ad un terzo dei costi sostenuti. Le altre 2 parti sono in carico alla Cooperativa e alla famiglia.

Quello che però consigliamo a titolari dell’azienda o ai privati è che accettiamo l’aiuto economico se vengono almeno una sera a mangiare o a condividere una serata a Casa Lorenza.

Perché certo contano i soldi, ma ancora di più il legame sociale, perché solo se nasce un legame il progetto si sosterrà nel tempo.